sabato 14 dicembre 2013

VI RACCONTO UNA STORIA...

Un giorno ricevo la mail di una ragazza che non conosco, una ragazza di Roma che ha visto il mio blog e mi chiede se posso realizzarle dei ricettari. Così ci scriviamo "certo" dico io "si può fare!" così lei sceglie i colori, i dettagli, le mando le foto "fantastici!" mi dice, così nel giro di una settimana impacchetto e spedisco. E' un periodo frenetico, ho tantissime cose da fare e quando esco dalla posta dopo aver spedito il pacco mi sento sollevata, certo che erano proprio belli, ma le piaceranno? A volte quando uno vede le cose in foto non è che si rende proprio conto di quello che avrà tra le mani... forse le sembreranno troppo artigianali, o gli abbinamenti dei colori potrebbero sembrare un po' fuori dalle righe... beh, ormai è andata. E così torno alle mie tazzine da caffè ripiene di panna, i lavori a casa, la scuola, i bambini, la terapia del respiro (e qui dovrei aprire una lunga parentesi...) e tanti tanti regali da realizzare. Poi arriva la mail. E quando leggo che Cristiana, così si chiama la ragazza di Roma, è felicissima dei ricettari e li definisce addirittura "pazzeschi" all'improvviso ho rivisto me stessa alle prese con la carta colorata, il momento in cui ho sfornato le tortine da applicare alla copertina, ed il tavolo della sala piena di roba, i bimbi che mi aiutavano a tagliare i titoli con la fustellatrice, ogni minuto passato a scegliere, pensare ed abbinare. Ogni minuto passato a mettere insieme con così tanta cura delle cose che sono finite lontane, tra le mani di persone che non ho mai visto ed è stata una sensazione meravigliosa, una specie di abbraccio... e non importa quante ore ci siano volute o quanto facile sia andare a comprare degli oggetti già pronti, magari anche a poco prezzo, c'è una parte di noi nelle cose che realizziamo, che sia uno scritto o che sia un oggetto, cose uniche e per quanto mi riguarda quasi sempre irripetibili ed è quello che mi fa essere orgogliosa di essere così, felice di stare a casa, con le idee chiare, a volte un po' tamarra, ma sempre tanto mamma, con i miei quarantasei chili ed i miei tacchi col pelo, perché quando si sta bene con sé stessi non serve altro e quando capitano queste piccole soddisfazioni tutto si amplifica ed io non posso fare a meno di sentirmi fiera di me, della mia vita, delle mie scelte, di ogni maledetta singola fatica che ho dovuto superare, dei miei sogni, della magia che vedo nelle cose. Sarò sicuramente esagerata ma si, sono anche questo e mi piace così.

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